Nella seconda puntata di Nonna Super Chef, il conduttore per eccezione, Alessandro Di Pietro ci racconta che le nonne chef andranno a preparare dei primi piatti, primi piatti che esprimono per ognuno la loro provenienza regionale.
Nonna Super Chef
Boom di ascolti
La seconda puntata ha avuto un picco di ascolti forse grazie al fatto che finalmente le concorrenti si sono messe davvero a lavoro in cucina per la prima volta e sicuramente anche perché abbiamo visto le prime nonne chef scontrarsi con i giudici chef.
Le nonne erano in dodici, ma solo sei sono passate ai quarti di finale, per mano della giuria tecnica composta da grandi chef quali Ezio Gritti, Michele Cannistraro e Giosiana Molinu. Alessandro ricorda agli chef di essere implacabili e al di sopra delle parti. Congiuntamente alla giuria tecnica hanno espresso la propria opinione anche Angelo Agnelli delle “Pentole Agnelli”, Carmelo Loiacono rappresentante di “Macinazione Lendinara”, Paolo Teti che si è occupato delle selezioni delle nonne, Michele Tupini di “Redoro Olio Veneto” ed Enrico Fantini per rappresentare “Carrefour”, ipermercato nel quale si è svolta la prima puntata dove le nonne chef hanno acquistato gli ingredienti per le successive puntate.
Durante la puntata vediamo gli chef molto complici delle concorrenti che le osservano mentre lavorano, le riprendono ma allo stesso tempo le consigliano.
Come ricorda lo chef Ezio Gritti, in riferimento proprio alla cucina delle nonne “oggigiorno la tecnologia ci vuole, l’esperienza pure, modernizzazione pure, ma ai miei ragazzi dico sempre: <<dobbiamo essere degli atleti, dobbiamo essere degli scienziati, tecnologici, artisti, ma non dimentichiamoci mai le radici, cucinare come una nonna è molto importante>>, non si può arrivare all’innovazione se non si parte dalla tradizione”.
Lo Chef Gritti nel suo lavoro di tutti i giorni ha il piacere di lavorare con 8 aiutanti aspiranti chef, la cui media di età è 26 anni. “Mi piace guardare in faccia la gente, non mi interessano i curriculum” così seleziona i futuri chef, il maestro Ezio Gritti.
La competenza anche degli altri chef è più che accertata, anche il maestro Cannistraro ha una certa esperienza nel settore come anche la Molinu che gestisce un ristorante di cucina creativa.
Allo scadere dei 50 minuti la giuria tecnica inizia ad assaggiare i piatti della propria squadra, la stessa squadra che ha “sorvegliato” per la durata di tutta la puntata. A seguire i componenti delle due giurie si sono riuniti nel “Pensatoio” per discutere delle 6 nonne da eliminare.
Il verdetto è stato difficile ma alla fine è stato finalmente “partorito”. Dopo l’utilizzo del jolly da parte della nonna del Veneto per rientrare in gara, le nonne rimaste in gara o meglio i piatti che hanno conquistato la giuria sono: i tortelli mantovani della Lombardia, la pasta alla norma della Sicilia, riso patate e cozze della Puglia, i passatelli napoletani della Campania, risi e bisi del Veneto e gli “gnudi con sugo scappato” della Toscana.
Leave a Reply